Tecniche non invasive per indagare lo stato di conservazione dei solai

Tecniche non invasive per indagare lo stato di conservazione dei solai

Negli ultimi anni grazie ad una maggior sensibilità e consapevolezza delle vulnerabilità sismiche, e purtroppo talvolta semplicemente statiche, delle strutture costruite (sia pubbliche che private) è andata aumentando l’attenzione verso la necessità di monitorare ed indagare preventivamente particolari aspetti di impianti e finiture che possono rivestire un rischio elevato per gli occupanti, ancor prima dei difetti strutturali eventualmente presenti.

Tra questi riveste sicuramente un ruolo di rilievo il rischio di caduta di porzioni di intonaco o, finanche di parti di solaio, sugli occupanti gli ambienti. Tali fenomeni possono andare dal comune distacco di intonaco o lastre di controsoffitto a causa di semplici infiltrazioni o dilatazioni termiche, a problematiche più complesse e di difficile previsione quali il distacco dei fondelli delle pignatte costituenti le porzioni di alleggerimento dei solai misti in laterocemento (fenomeno comunemente denominato “sfondellamento”).

Lo screening sullo stato di “salute” degli intradossi dei solai assume un ruolo di cruciale importanza soprattutto in ambienti molto frequentati (per numero e durata degli occupanti) come scuole, ospedali, caserme, luoghi pubblici che, in generale sempre (per la loro funzione e la tutela di studenti, malati, forze dell’ordine, etc…) ma ancor più in concomitanza di possibili eventi sismici (che ovviamente acuiscono tali problemi), potrebbero divenire punti di riferimento per l’immediata gestione delle emergenze.

      

Una corretta prevenzione nasce da un attento monitoraggio e screening dello stato dei luoghi tramite una molteplicità di indagini, di rapida e non invasiva esecuzione, che consentano di avere un completo ed approfondito quadro conoscitivo degli ambienti: è possibile quindi, tramite l’impiego sinergico di varie tecniche di indagine, avere una sufficiente conoscenza dello stato di conservazione dei soffitti ed un immediato e facilmente leggibile quadro dei maggiori o minori rischi di caduta di porzioni di intonaco o addirittura di fondelli di pignatte che possono verificarsi nei differenti ambienti, al fine quindi di indirizzare successivamente correttamente le risorse economiche disponibili per la manutenzione.

La metodologia impiegata, già sperimentata negli anni dalla nostra società Sicuring srl, può consentire di redigere un Libretto del Fabbricato, grazie al quale l’amministrazione pubblica o il proprietario/gestore privato, possono più agevolmente concretizzare le proprie azioni manutentive ed anche prevenire fenomeni che talvolta, per la loro altrimenti tipica imprevedibilità, posso rivelarsi estremamente tragici.

  

Le tecniche impiegate che contemplano una molteplicità di valutazioni: conoscenza storico-documentale dell’edificio, saggi microdistruttivi di caratterizzazione dei materiali tramite endoscopie, indagini indirette con tecnica termografica e dirette tramite battitura ed “auscultazione” sonora dei solai, consentono di avere un ampio quadro conoscitivo ed esprimere un motivato giudizio sullo stato di conservazione che viene poi visivamente tradotto in planimetrie opportunamente retinate per fornire una intuitiva e semplice lettura dello stato conservativo.

La metodologia caratterizzata da una bassa invasività delle prove ed indagini, consente inoltre di non interrompere le attività in atto e ciò ben si concilia con le necessità di strutture, come scuole ed ospedali, che devono garantire una continuità di servizi.

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