UOMO AL CENTRO – Stress da lavoro

I media tutti i giorni riempiono le cronache con articoli, che trattano di infortuni sul lavoro e di morti bianche; moltissime sono le norme che sono state emanate in questi ultimi anni allo scopo di contenere il problema, dalla ormai famosa “626” siamo arrivati al Testo UnicoDecreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008: vogliamo cogliere la novità dettata dagli accordi presi a livello europeo, che riguardano tutti noi, come lavoratori, ovvero le situazioni dello stress.

La valutazione del rischio da stress lavoro correlato consiste nell’attivazione di un processo conoscitivo e decisionale, di cui la scelta e l’utilizzo degli strumenti di misura, ne costituiscono uno dei passaggi salienti e, dei quali, però ancora nel nostro paese non abbiamo acquisito esperienza diffusa. L’approccio futuro sarà molto interessante, perché si dovrà cercare di mettere in relazione i disagi che manifestano i lavoratori alle possibilità di rischi aggiuntivi correlati all’attività lavorativa, ma anche eventi positivi come la nascita di un figlio o negativi come la conflittualità familiare, o lo stato di salute dei nostri cari, disagi personali, ecc., creano situazioni di stress; l’uso poi di psicofarmaci, di alcool o droghe sono ulteriori fattori, ormai diffusi che si insinuano in ogni contesto socio-lavorativo, a cui corrispondono amplificazione dei rischi, che potrebbero essere individuati nei luoghi di lavoro e nel riuscire a farli emergere, possono essere affrontati da specialisti.

Manifestazioni dello stress possono essere rilevate da un’osservazione dei comportamenti relazionali, in particolare ricorrenti episodi di conflittualità interpersonale, sono un indizio importante di una situazione di stress. Se è evidente che aperte aggressioni fisiche o verbali possono essere registrate come indizi di questo tipo, possono esserci molte situazioni striscianti, non altrettanto esplicite ma meritevoli di attenzione, come la fuga dal lavoro, ovvero il mal da lavoro, come malessere reale e profondo, il manifestarsi di disimpegno, il mancato rispetto delle regole.

Dobbiamo cominciare con un’appropriata analisi a cercare di percepire questi fattori, la loro individuazione e la ricerca delle soluzioni, anche con approcci della psicologia o con nuovi metodi basati su “brevi incontri” guidati da figure come i Counselor, che ci potranno aiutare a ritrovare le giuste motivazioni. Sarà quindi anche interesse, oltre che ad un obbligo, per i datori di lavoro, di avvalersi di queste figure, per individuare e risolvere, od almeno inertizzare, per esempio con il Coaching queste problematiche, con un duplice risultato: riduzione dei rischi e maggiore produttività, fattori entrambi importantissimi sia sul piano etico che economico per il nostro paese.

Si definisce , il processo attraverso il quale si aiutano individui e gruppi di persone a raggiungere il massimo livello delle proprie capacità di performance. Le attività proposte facilitano un lavoro cognitivo e comportamentale e si rivolgono anche all’identificazione dei valori ed al potenziamento delle convinzioni positive della persona o del team. I potenziali destinatari del Coaching sono principalmente aziende, strutture pubbliche e singoli individui che abbiano come obiettivo il miglioramento della performance portandolo all’eccellenza. Esso induce anche una chiarificazione degli obiettivi dei singoli, portando al superamento delle convinzioni limitanti ed al potenziamento delle risorse personali; ha un impatto straordinario sulla focalizzazione del singolo sui propri obiettivi e sulle leve motivazionali individuali e del gruppo, leve che sono anche le molle per superare lo stress da demotivazione, di inadeguatezza, favorendo al massimo il benessere del lavoratore con riscontri solo positivi nei confronti dei colleghi, del team, dell’azienda.

Atteggiamenti nuovi, una cultura più attenta, maggiore sensibilità, sono le nuove regole del mercato del lavoro a cui lavoratori ed imprenditori devono aspirare anche per superare crisi o recessione. Solo stando bene, nel giusto equilibrio psicofisico si potrà affrontare questa transizione, solo con il cambiamento si potrà vincere questa scommessa, solo non chiudendosi, solo confrontandosi, si potrà ancora crescere.

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