STRESS LAVORO CORRELATO

Con un approccio formale, del sindacato con la somministrazione dei questionari, si perde la possibilità di avvicinarsi al benessere del lavoratore; si perde così un’importante occasione.

La posizione della CGIL sul tema è formale, sottolinea che la somministrazione dei questionari debbano essere preventivamente concordati e limita un approccio psicoanalitico e di salvaguardia della salute dei lavoratori imponendo solamente di attenersi rigorosamente alle indicazioni dell’accordo interfederale del 9 giugno 2008:

l’individuazione di un eventuale problema di stress lavoro-correlato può implicare una analisi su fattori quali l’eventuale inadeguatezza nella gestione dell’organizzazione e dei processi di lavoro – disciplina dell’orario di lavoro, grado di autonomia, corrispondenza tra le competenze dei lavoratori ed i requisiti professionali richiesti, carichi di lavoro, ecc., – condizioni di lavoro ed ambientali – esposizione a comportamenti illeciti, rumore, calore, sostanze pericolose, ecc. – comunicazione – incertezza in ordine alle prestazioni richieste, alle prospettive di impiego o ai possibili cambiamenti, ecc. – e fattori soggettivi – tensioni emotive e sociali, sensazione di non poter far fronte alla situazione, percezione di mancanza di attenzione nei propri confronti, ecc.

Nei questionari non sono comunque ammissibili domande relative anche indirettamente alle condizioni extra lavorative, nonché alle opinioni dei lavoratori e lavoratrici.

Tale pretesa è illegittima e viola palesemente l’art. 8 dello Statuto dei Lavoratori L 300/70 – divieto di indagine sulle opinioni – è fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore – .

Pertanto secondo la CGIL i passaggi per la valutazione dello stress lavoro correlato sono:

  • richiedere un confronto con le RSU/RLS e sindacato di categoria,
  • richiedere in forma scritta la consegna preventiva dei questionari per una specifica valutazione di merito da parte delle OOSS.

I riferimenti all’ art. 8 dello Statuto dei Lavoratori sono ormai stati superati culturalmente dai diritti di ogni cittadino per la salvaguardia della propria Privacy: opinioni politiche, religiose, filosofiche, sono dati sensibili che non possono essere trattati e/o creare pregiudizio alcuno, pertanto superflui e superati sono tali aspetti relativi, contenuti nel documento sindacale.

Dal punto di vista umano, con un approccio così formale e frigido, si perderebbe in molte realtà, così una grande occasione di avvicinarsi al più grande male che affligge le nostre società, ovvero quello del benessere psichico.

Intervistati molti lavoratori, ravvisano in quest’ultimo aspetto il vero peso dello stress lavoro correlato, un’occasione perduta sarebbe non agire anche su questo piano, grave sarebbe non aiutarli a fare emergere quel male oscuro che molti di loro non hanno nemmeno realizzato di esserne afflitti. Un’altra occasione perduta per il sindacato per essere da parte dei lavoratori.

Sicuring propone una sperimentazione ampia e diversificata, fra qualche anno si potrà discutere e, confrontare i risultati di approcci diversi; l’imposizione del sindacato CGIL appare sterile, aculturale, lontana dai problemi di chi lavora, lontana dalla realtà del quotidiano. Lasciamo ai lavoratori ed alle lavoratrici di decidere su quanto può essere proposto dalle aziende per questo tema, tanto dibattuto, di cui però non abbiamo ancora riscontri pratici. Ai Sindacati l’opportunità di monitorare quanto viene fornito al fine di perseguire un migliore equilibrio della salute, che è l’aspetto principe, che deve stare al centro di questa importante rivoluzione socio culturale nel mondo del lavoro.

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