Un treno di adempimenti…

Il sig. Mario Rossi decide di aprire una gelateria, selezionando due lavoratori per gestire l’attività per le calde serate estive.
Dopo aver acquistato i macchinari a norma CE, i frigoriferi con termometro esterno e adeguato l’impianto elettrico, assume finalmente i due dipendenti. Solo in questo momento, il consulente del lavoro gli parla per la prima volta del D.Lgs. 81/2008: Mario non sa neanche di cosa stia parlando e crede sia soltanto un nuovo adempimento per l’HACCP. Il consulente invece gli spiega che il vecchio D.Lgs. 626/94 che conosceva come dipendente, è stato abrogato ed è stato sostituito dal D.Lgs. 81/2008 che riunisce tutte le precedenti norme inerenti la sicurezza. Mario non crede che sia necessario per lui perchè: “con solo due dipendenti non ci sono rischi…”. Il consulente del lavoro fornisce al gelataio il nominativo di un esperto di sicurezza.
Sempre più convinto che non serva a niente consultare questo “esperto” nello spillare altri soldi, Mario comunque chiama e fissa un appuntamento in gelateria. Le notizie sono sconfortanti: come prima cosa c’è da nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, RSPP, che può essere lui stesso, facendo un corso di 16 ore, o un dipendente con titolo di studio non inferiore al diploma superiore, dopo aver frequentato un corso composto da tre moduli A, B e C: modulo A di carattere generale della durata di 28 ore, modulo B inerente i rischi specifici dell’attività della durata di 48 ore ed il modulo C riguardante i rischi organizzativi, tecniche di comunicazione ed i sistemi di gestione della sicurezza SGSL della durata di 24 ore. I corsi devono essere svolti solo da particolari soggetti fra i quali i centri formativi accreditati. Infine esiste una terza opzione: dare l’incarico esternamente ad un tecnico qualificato con comprovata esperienza in materia e che abbia frequentato adeguati corsi. I compiti del RSPP sono quelli indicati dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008.
L’esperto continua dicendogli che oltre al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, deve essere eletto o nominato il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, RLS, che deve partecipare alla stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), redatto dal Datore di Lavoro, dal RSPP e dal Medico Competente, qualora sia necessario nominarlo. Questo lavoratore partecipa anche alla scelta dei DPI, delle macchine ed attrezzature, delle sostanze chimiche e alla riunione periodica della sicurezza, per le aziende sopra ai 15 dipendenti. Il RLS dovrà frequentare un corso di formazione di 32 ore ed annualmente, partecipare a dei corsi di aggiornamento. Mario non capisce perchè gli sta dicendo tutte queste nozioni, ha solo due dipendenti, non crede che sia necessario questo RLS. Il tecnico dice che se non vogliono nominarlo fra di loro, i dipendenti possono scegliere anche il rappresentante dei lavoratori territoriali, RLST, che sarà individuato dagli organismi paritetici territoriali e comunicato alle aziende. Sarà a carico di questi la formazione degli RLST, ma la azienda dovrà corrispondere un contributo per ogni lavoratore, annualmente. Il nominativo del RLS deve essere comunicato entro il 30 marzo di ogni anno, sul sito dell’INAIL.
Già nella confusione, Mario prende appunti, ma non riesce a stare dietro a tutto quanto gli viene detto, il tecnico è decisamente troppo specifico, lui vorrebbe fare solo del gelato… La domanda successiva spiazza il ns. povero gelataio: lavorerete anche durante l’orario notturno? Il gelataio se lo augura caldamente… L’esperto comunica che allora dovrà essere anche nominato un Medico Competente, MC, che non può essere il medico di famiglia, ma un medico con la qualifica di medicina del lavoro. Dovrà essere prevista la sorveglianza sanitaria ed una volta all’anno il medico dovrà visitare i luoghi di lavoro.
Credendo di aver finito, Mario chiude il blocco chiedendo: ma quanto costerà tutto questo? L’esperto non demorde, non è finita qui… Il datore di lavoro deve anche redigere il documento di valutazione dei rischi, ma per le piccole imprese sotto i 10 dipendenti, si può anche autocertificare questa valutazione. Infine deve nominare gli addetti alla prevenzione incendi che dovranno frequentare un corso di formazione di 4, 8 o 16 ore a seconda della categoria di rischio di appartenenza, così come indicate nel DM 16/02/1982, e rispettivamente basso, medio ed elevato. I contenuti dei corsi sono invece indicati nel DM 10/03/98 nell’Allegato IX. Questi corsi possono essere effettuati da tecnici abilitati o presso i Vigili del Fuoco, VVF. Oltre agli addetti alla prevenzione incendi, deve nominare gli addetti al primo soccorso, che ai sensi del DM 388/2003, devono frequentare un corso di 16 ore se appartenenti al gruppo A o di 12 ore se appartenenti al gruppo B e C. I corsi devono essere effettuati dal Medico Competente o da enti preposti e devono essere aggiornati con cadenza triennale. Sempre rimanendo in tema di formazione, anche i lavoratori devono frequentare un corso sui rischi specifici, di almeno 16 ore.
Mario, sempre più disperato, ha perso il conto delle ore di formazione che devono fare tutti quanti… Meno male che lavoreranno solo il pomeriggio e la sera, potranno andare la mattina… No!!! Devono svolgere i corsi durante l’orario di lavoro. Ma dove li possono fare? La gelateria è in un paese della provincia, non ci sono enti preposti, vigili del fuoco e agenzie formative… L’esperto dice che può farli anche lui, ma costerà di più perchè deve venire fin lì in più volte. Prima di andarsene, il tecnico precisa che il datore di lavoro deve anche installare le lampade d’emergenza, gli estintori e comprare una cassetta per il primo soccorso.
Da solo, con la lista infinita di adempimenti di legge da conseguire, Mario non sa come fare. Addirittura, pensa di non assumere più questi due lavoratori, ma da solo come farà? Il tecnico gli ha detto che se non ottempera alle richieste del D.Lgs. 81/2008, può incorrere in delle sanzioni che lo farebbero chiudere in men che non si dica. Non perdendosi d’animo, Mario si mette a tavolino e decide: se devo ottemperare a questa normativa, devo organizzarmi. Prende contatti con AIFOS e con il CFA di appartenenza di zona ed intanto verifica che il consulente non ha raccontato storie, deve adempiere a tutto!!! Si collega ad internet per vedere le date dei corsi e, cercando quelli che si svolgono nell’orario lavorativo dei dipendenti, li iscrive.
Dopo qualche mese che già lavora, Mario riceve la visita degli Ispettori ASL che chiedono i documenti inerenti la sicurezza. Con orgoglio, il gelataio fornisce l’intero plico, spiega che un lavoratore è impegnato in quel momento nel corso di primo soccorso, mostra gli attestati di formazione sia dei lavoratori che il suo da RSPP e riesce a capire il linguaggio tecnico, che tanto gli sembrava ostico qualche mese prima.
Soddisfatto del risultato ottenuto dalla visita, nonostante le sue ritrosie iniziali, Mario pensa: “è proprio vero, Prevenire gli infortuni, ti aiuta a vivere meglio”.

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